Il 9 Ottobre 1913 Busseto dedicava al Maestro il suo più evidente e duraturo ricordo; quel monumento, cioè, che ancora oggi è al centro della piazza principale anch’essa a Lui dedicata.
L’opera, dello scultore milanese Luigi Secchi, incontrò fin dal giorno della sua inaugurazione il plauso generale. Ben indirizzate, quindi, si rivelarono allora le scelte degli architetti milanesi Luca Beltrami e Camillo Boito che, di concerto con la municipalità bussetana, avevano individuato nel progetto del Secchi, il soggetto più convincente ed adeguato. In quello stesso giorno, poi, anche il mecenate di Verdi, Antonio Barezzi, veniva ricordato e celebrato con l’apposizione, su quello che era stato il suo palazzo di abitazione, di una lapide. Al testo che gli rendeva omaggio aveva provveduto lo stesso Arrigo Boito, mentre per il medaglione in bronzo che ne riproduceva il viso ci si era rivolti ancora una volta a Luigi Secchi.