Il Monumento a Giuseppe Verdi è collocato sul piazzale antistante la Casa di Riposo per Musicisti voluta dallo stesso Verdi. Per la realizzazione fu bandito un concorso nel 1904 che richiedeva un’opera commemorativa del Maestro senza porre limiti particolari nello stile e nella forma. Allo scadere della consegna la commissione non individuò nessuno, tra i bozzetti consegnati, che rappresentasse la grandezza dell’opera e dell’umanità del Maestro. Venne quindi bandito un secondo appello al cui termine si ripropose il medesimo problema; così la commissione, procedendo per eliminazione, decise di affidare la realizzazione ad Antonio Carminati. Ma l’improvvisa morte dello scultore, nel 1908, lasciò incompiuto il lavoro (erano state predisposte solo due delle figure allegoriche e appena iniziata quella di Verdi) quindi, per evitare un nuovo concorso e in considerazione dei tempi ristretti, si decise di affidare il lavoro allo scultore Enrico Butti, che era stato maestro di Carminati. Il monumento, terminato dopo cinque anni, venne inaugurato il 10 ottobre 1913 giorno del centenario della nascita del celebre compositore. Per l’occasione Arturo Toscanini diresse alla Scala La Messa da Requiem di Verdi. La statua in bronzo rappresenta il Maestro Giuseppe Verdi in piedi, in posizione naturale, con le mani incrociate dietro la schiena in atteggiamento bonario e meditativo. È collocata su un basamento con pannelli in bronzo dorato che rappresentano figure allegoriche ispirate alla tradizione liberty. Sul fronte è rappresentata la Melodia, giovane donna che avanza in un campo di fiori tra due gruppi di figure femminili; sul lato destro la Pace della semplice vita pastorale: un uomo e una donna si tengono per mano accanto a bambini nudi in girotondo e un bove figura in un paesaggio alpino; sul lato sinistro il Poema dell’amor patrio, raffigurato da un gruppo di superstiti sul campo di battaglia; sul lato posteriore la Tragedia dell’odio e del dolore, dove è possibile scorgere la personificazione del male insieme ad altre immagini tetre di uomini e donne. L’opera è posta al centro di un’aiuola circolare.