Nel 1901, Cagliari era una città in grande sviluppo e percorsa da forti tensioni sociali. Dotata di spiccata sensibilità e di indubbia cultura musicale, essa fu profondamente colpita dalla scomparsa del grande compositore. Prese allora corpo tra alcuni cittadini l’idea di finanziare un’opera che ne celebrasse la figura e l’arte.
Alta circa 120 centimetri, la scultura forgiata dallo scultore cagliaritano Pippo Boero, ritrae il Maestro a mezzo busto, austero e pensoso nel volto, incorniciato dall’inconfondibile barba e da un cappello a tese larghe.
La figura di Verdi, adornata da una lira e da rami di quercia e alloro, è collocata su un alto e sobrio pilastro in pietra di Serrenti, sul quale vi sono riportate le scritte “Verdi” e “1911”.
L’unico neo che dequalifica la statua del Maestro Verdi, riguarda proprio la data di morte del compositore, deceduto in realtà nel 1901. Quest’errore, è il risultato di un restauro grossolano e superficiale avvenuto in seguito ai danneggiamenti del pilastro, causati dai bombardamenti del 1943. L’anno non fu mai corretto.