Corre l’anno 1958 quando alla “Grotta Mafalda”, un bar paninoteca situato nel centro di Parma, si riuniscono diversi frequentatori del vicino Teatro Regio, uomini impetuosi, che tra un panino e un buon bicchier di vino, discutono in modo animato di cantanti, lirica e opere di Giuseppe Verdi.

È qui che per iniziativa del titolare Emilio Medici e di Carlo Ziveri, nasce l’associazione di Appassionati Verdiani “Grotta Mafalda”, dal nome del luogo in cui il gruppo si riunisce.

Nella cantina del locale si tiene la prima riunione del club, che assegna ad ogni socio, in tutto 27, il titolo di un’opera verdiana.

Già da subito il “Covo Verdiano” vede la visita dei nomi più importanti della lirica: Tebaldi, Corelli, Del Monaco, Tucker, Milnes, Domingo e tanti altri. Del gruppo cominciano ad interessarsi anche la stampa e i media nazionali (resta memorabile uno splendido articolo scritto da Enzo Tortora, allora giornalista del Resto del Carlino, dal titolo intrigante “Permette? Sono Traviata…”).

Dalla Grotta Mafalda al Club dei 27

Nel 1974, con la creazione della nuova sede autonoma in una vecchia cantina di Via Farini, l’associazione decide di abbandonare il vecchio nome, trasformandolo nel “GRUPPO APPASSIONATI VERDIANI – CLUB DEI 27”. Inoltre, essa si dota di uno statuto sociale che prevede la finalità di “onorare e di ricordare il Maestro Giuseppe Verdi, quale genio musicale tra i più insigni di ogni tempo, e far sempre meglio conoscere e sempre più apprezzare, soprattutto alle più giovani generazioni, tramite ogni iniziativa utile allo scopo, il Maestro Verdi e le sue creazioni musicali (art.2)”.

È in questo periodo che nascono alcune delle più significative iniziative del Club, soprattutto l’ideazione dell’onorificenza “Cavaliere di Verdi”, che viene conferita a quei personaggi che nella loro attività hanno tenuto alto e portato in tutto il mondo il nome e le opere del Maestro, il premio “Tu conosci Verdi ?” riservato alle classi quarte e quinte delle scuole elementari di Parma e provincia, e le manifestazioni celebrative ufficiali, che si svolgono ogni anno il 10 ottobre e il 27 gennaio, nelle ricorrenze della nascita e della morte.

Nel 2013, in occasione del bicentenario verdiano, nascono nuove iniziative destinate a diventare avvenimenti ricorrenti che arricchiscono le attività consolidate del Club: “Fuoco di gioia”, il concerto benefico organizzato ogni anno durante il Festival Verdi e “I giovani per Verdi” l’ evento ideato per consentire ai giovani cantanti lirici di cimentarsi in arie verdiane. 

La sede attuale, nel regno della musica

Dall’anno 2006, a seguito dell’esigenza di nuovi maggiori spazi e grazie all’interessamento dell’allora Sindaco di Parma Elvio Ubaldi, il Gruppo ha sede nei sotterranei di Casa della Musica di Parma, presso Palazzo Cusani, dove ogni giovedì si riunisce per ascoltare, parlare e ricevere amici che condividono gli stessi ideali.

L’inno dell’Associazione è “Va’ pensiero”, il celebre coro del Nabucco, probabilmente l’aria verdiana più conosciuta al mondo, e gli ospiti che scendono in visita al covo vengono accolti proprio da quelle note, cantate dai soci, nella penombra, dove un piccolo faretto illumina solo il busto del maestro.

In alcune occasioni speciali è possibile visitare il covo e vivere in prima persona questa incredibile esperienza.